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La Medicina Estetica

Medicina Estetica non-invasiva – Radiofrequenza Medicale – nell’ambito della Medicina Estetica che comprende molte tecniche atte alla correzione di condizioni dell’aspetto che i pazienti giudicano non consone al proprio sentire, esistono alcune metodiche che si chiamano non-invasive in quanto non usano sostanze estranee all’organismo e che vengono iniettate nei punti da correggere. Il nostro corpo è ricoperto da un tessuto che nasce dallo stesso foglietto embrionale da cui prende forma il tessuto nervoso. Tale tessuto è la pelle ed è il più esteso del nostro corpo. Ci protegge e di informa rispetto all’ambiente esterno e ai suoi mutamenti. Il tatto è uno dei cinque sensi ed è tipico della pelle (anche delle mucose – che sono la “pelle” che riveste gli organi interni).

Normalmente la pelle dei bambini e dei giovani, fino intorno ai 23-24 anni, è tesa, rosea, con una sensazione di tensione sottostante che la rende “soda”. Ciò è dovuto allo strato sottostante, rappresentato dal derma che è formato da diverse cellule, le quali producono sostanze che mantengono il normale trofismo. Queste sostanze sono: acido ialuronico, elastina e collagene.

La Medicina Estetica invasiva o (come oggi si definisce meglio) mini-invasiva, prevede l’iniezione di queste stesse sostanze dall’esterno oppure attraverso l’uso di altri materiali atti stimolarne la produzione.

La Radiofrequenza Medicale, invece, attraverso dei manipoli che si passano sulla pelle (in qualsiasi parte del corpo sia necessario), con la stimolazione energetica attraverso l’emissione di una energia ad una frequenza tale da essere recepita dalle strutture del derma, stimola le cellule alla produzione endogena di acido ialuronico, collagene ed elastina.

Quindi sarà il nostro stesso corpo a produrre ciò che gli serve. Tali cellule hanno una vita media di circa 28 giorni ed il protocollo clinico per la Radiofrequenza Medicale è stato studiato per ottenere una memorizzazione da parte delle cellule nate da quelle stimolate la volta precedente per un totale di 15 volte (una volta al mese per quindici mesi): in pratica, stimoliamo la prima volta le cellule del derma che ottengono un certo risultato. Quando queste muoiono, lasciano il posto alle cellule “figlie” che verranno stimolate a loro volta… e così di seguito, per 15 volte.

Ciò crea una “memoria” genetica all’interno del nucleo di tali cellule, a livello del DNA, che verrà stabilizzato per un certo periodo, in genere più lungo di quello che si ottiene con le iniezioni (anche se queste ultime hanno effetti immediati più visibili). Dopo di che si tratterà di stimolare periodicamente il nostro corpo (una volta ogni 4-6 mesi) per “rammentare” alle cellule successive che devono continuare a produrre elastina, collagene e acido ialuronico. Non c’è nulla di miracoloso in questo, il tempo passa comunque, e questo non potrà mai essere arrestato. Però quanto prima si pensa ad aiutare il tempo a rallentare, tanto più tardi compariranno i segni dell’”invecchiamento” cutaneo che è dovuto non solo al passare del tempo, ma anche dalla fotosensibilizzazione e dallo stress. Quest’ultimo è molto importante tenerlo sotto controllo e le tecniche per farlo sono innumerevoli.

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